II Congresso Nazionale FIST CISL, intervento del segretario generale Fisascat Puglia Luigi Spinzi
Dobbiamo fare nostra l’ambizione di essere soggetti proattivi del cambiamento. Questo significa essere protagonisti di una sfida sociale in cui noi dobbiamo partecipare in un percorso che è quello della FIST in cui l’upskilling e il reskilling non sono solo concetti che diramiamo all’esterno, ma che viviamo noi personalmente in un percorso di crescita e di confronto che avviene all’interno dell’organizzazione. Di una struttura, la FIST, che nasce da due federazioni, Felsa e Fisascat in cui i principi fondatori di ciascuna struttura rimangono e sono i principi fondatori della Cisl: i principi della partecipazione, della contrattazione e della capacità di costruire attraverso il dialogo. Dialogare non è solo rivendicare o contrapporsi, ma è anche la capacità di trovare la soluzione ai problemi. Oggi dobbiamo elaborare dei modelli di lavoro, dobbiamo partecipare alla costruzione di modelli in cui anche la quantificazione del tempo – che è uno degli elementi costitutivi del contratto di lavoro subordinato – oggi è in discussione in termini di capacità di determinazione. Questa è la sfida che ci troviamo di fronte, una sfida importante in cui lo facciamo a margine di un periodo complicato, in cui siamo stati messi a dura prova, tante nostre certezze sono venute meno, ma con la consapevolezza che la partecipazione, il confronto, il dialogo, è l’unico strumento che ci permette di trovare le migliori soluzioni ai problemi concreti. E, spostato nell’ambito lavorativo, è la capacità di contrattare, di trovare soluzioni anche attraverso la bilateralità, perché l’idea di normare la eterodeterminazione è un’idea che rifuggiamo in quanto distante dal concetto di partecipazione. È una sfida straordinaria che dobbiamo cogliere anche attraverso questo confronto generazionale, ed è un percorso che ha una genesi e non ha una fine, è in continuo sviluppo in cui il confronto costante ci permette di raffrontarci anche sulla crescita individuale, che è un modo di crescere tutti insieme non secondo un principio di esclusività, ma di inclusione. Il nostro è un percorso di crescita lento ma costante, in cui ognuno di noi si mette in discussione. In un confronto generazionale c’è qualcuno che dà e qualcuno che riceve nella consapevolezza, nella certezza e nel rispetto, senza tentare di imporre. Governare non significa imporre, ma ci porta a gestire la vita, la realtà nel modo migliore, con la consapevolezza che la scelta nasce attraverso la partecipazione. Rinnovo il mio ringraziamento al segretario generale Davide Guarini e a tutta la segreteria per questo evento, nella consapevolezza che la FIST ha una genesi, ha un percorso di evoluzione, la certezza della vicinanza della delegazione di tutta la Puglia al percorso che si intraprenderà, perché solo rimandendo insieme sapremo gestire il cambiamento.